IL NATALE DI GALAN

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Giancarlo Galan, presidente della Regione Veneto per quindici anni, parlamentare, presidente di commissione e ministro, dopo lo scandalo che lo ha portato dall’altare alla polvere, sogna finalmente di poter fare un Natale da uomo libero. Grande desiderio rimane quello di non rimanere in detenzione domiciliare nella villetta a Bastia, in provincia di Padova. Lì dovrebbe stare, secondo la condanna, fino al 20 gennaio del 2017. L’ex governatore veneto punta sulla riduzione della pena di 45 giorni che verrebbe concessa dal magistrato di sorveglianza su domanda del detenuto. Il beneficio non è automatico e si basa su due requisiti. Nessun rilievo disciplinare e la prova di un’attiva partecipazione all’opera di rieducazione da parte del detenuto. Lo sconto potrebbe anche essere concesso, però pesa sul governatore il pessimo comportamento avuto su villa Rodella, dove aveva fatto sparire, come tutti ricorderanno, termosifoni, lavandini e vasche varie. Però sul fatto il tribunale di Rovigo aveva archiviato il tutto. Galan saprà solo il 14 dicembre, data in cui il tribunale deciderà, se potrà festeggiare il Santo Natale da uomo libero. Se così non fosse, dovrà aspettare qualche altra settimana per brindare alla libertà e il panettone dovrà mangiarlo anche quest’anno agli arresti domiciliari.

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