SCUOLE SENZA PROFESSORI “SETTEMILA POSTI IN VENETO”

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“Settemila posti in Veneto, seimila in Piemonte, addirittura 11 mila in Lombardia, senza contare i 2 mila rispettivamente in Friuli Venezia Giulia e in Liguria. Tanti sono i posti vacanti di insegnamento e potenziamento nelle scuole del Nord Italia. Sulla carta dovrebbero essere coperti dallo straordinario e dal declamato piano di assunzioni di Ren­zi/F­araone. In realtà si tratta di neoassunti mai neppure arrivati a prendere servizio dalla nostre parti, perché nello scorso anno scolastico è stato consentito loro di continuare a fare i supplenti nelle scuole vicine a casa, mentre per l’anno in corso hanno ottenuto dal giudice il riconoscimento del diritto di rimanere nelle province in cui risiedono anche se non esistono ore di lazione da svolgere tali da giustificare lo stipendio fisso che ricevono. Nel frattempo, in Sicilia, 4.606 professori si godono lo stipendio senza far nu­lla perché in sovrannumero”.  il presidente del Veneto, Luca Za­ia, torna sul tema della scuola mettendo a fuoco le ragioni della drammatica carenza di docenti nel Nord e in Veneto. un caos allucinante – conclude Zaia – Int­anto, in Sicilia, nell’estate 2016 sono state aumentate 4 mila 606 cattedre di sostegno in deroga al solo scopo di creare nuovi posti per far rientrare in regione i docenti assunti grazie al piano assunzionale del 2015. Pro­fe­ssori che resteranno in soprannumero per tutta la vita lavorativa. Fra i quali gente che resta addirittura a casa, tanto a scuola non hanno nulla da fare. Chi pagherà i costi di questa follia? Come sempre il Veneto e il Nord”.

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