GIÙ LE MANI DAL TIRAMISÙ LA PATERNITÁ É TREVIGIANA

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«Sulla paternità del Tiramisù possono anche scrivere che l’hanno inventato in Bulgaria, ma la realtà storica, documentata e certificata persino con un atto notarile è scolpita nella pietra: lo ha inventato Ada Campeol, con l’aiuto del cuoco Paolo ‘Loli’ Linguanotto, alle Beccherie di Treviso,  in quella culla della gastronomia tipica che si chiama Veneto. Se altri hanno copiato la ricetta hanno fatto bene perché è il dolce più buono e genuino del mondo, ma sempre copiato hanno». Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia torna “in campo” per difendere la “trevigianità” di uno dei dolci più famosi del mondo, del quale si sono occupati persino giganti dell’informazione come il Guardian e il Daily Telegraph,  messa in discussione da un libro di una Casa Editrice di Firenze, presente al Salone di Torino, nel quale se ne sostiene l’origine friulana. «Non è la prima volta che si tenta di ‘scippare’ a Treviso questa eccellenza – aggiunge il Governatore – e non sarà l’ultima, il che deve colmare d’orgoglio il Veneto, la Città di Treviso, la famiglia Campeol. In tutti i settori il meglio viene ‘clonato’, dalla Ferrari, ai grandi vini, alle grandi firme della moda. Evidentemente è’ grande anche il ‘marchio’ Tiramisù che siamo pronti a difendere».

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