casinò di venezia in crisi fa acqua da tutte le parti

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Ultima spiaggia. Per rimettere in sesto una società che fa acqua da tutte le parti. L’am­ministrazione va avanti per la sua strada. E il braccio di ferro con i lavoratori continua.la giunta ha approvato la delibera proposta dal sindaco Luigi Brugnaro e dall’assessore alle Aziende e Bilancio Michele Zuin sulla riorganizzazione e ricapitalizzazione per 7 milioni di euro della Casa da Gioco spa. Entro 15 giorni la manovra dovrà andare all’approvazione del Cons­iglio comunale. «Que­sto è l’unico modo per rilanciare la Casa da Gioco», commenta il sindaco Brugnaro. Altrimenti, si chiude. Cominciando dalla sede storica di Venezia, Ca’ Vendramin Calergi, con l’esubero di 150 lavoratori. Non una minaccia, precisa Zuin. Ma la necessità di ricominciare per evitare la crisi. Come? Primo atto dovrà essere la riscrittura dei contratti. Troppi vincoli e poca flessibilità, accordi che prevedono un sistema di premi molto articolato, rigidità negli orari e nelle novità organizzative. «I diritti dei lavoratori vanno rispettati», dice Zuin, «ma dobbiamo riscrivere il contratto.

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