AGROALIMENTARE VENETO NEL DOPO EXPO, LUCI ED OMBRE

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Quali i risultati e gli esiti dell’Expo di Milano per l’agroalimentare veneto e la produzione di qualità regionale? Il tema è stato al centro del convegno organizzato dal Consi­glio regionale del Veneto promosso dal consigliere regionale Mauri­zio Conte. «Lo scenario congiunturale rischia di offuscare i risultati ottenuti dalla filiera agro-alimentare che nel 2015 anno Expo, per altro segnato anche da un rapporto di cambio dell’Euro particolarmente favorevole, ha visto il record di esportazioni all’estero, circa 36 miliardi – ha detto il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciam­betti – Il risultato avrebbe potuto essere migliore se non vi fossero state le sanzioni alla Russia, che continuano a danneggiare le nostre aziende e imprese. I nostri prodotti poi scontano la contraffazione che colpisce formaggi e vini mentre per il futuro si staglia l’incognita del sistema bancario, le difficoltà di accesso al credito e il sostegno all’estero». «Ex­po ha dato un segnale forte sulla garanzia di ciò che si mangia e si consuma – ha affermato Conte – l’obiettivo è quindi quello di non esaurire la spinta propulsiva venuta dalla manifestazione ma sfruttarne appieno l’eredità, in modo da rilanciare l’azione stessa del Veneto. Ciò che la nostra regione vuole diventare, infatti, è un modello virtuoso in cui settore agroalimentare, turistico e ambientale dialoghino in modo propositivo e costruttivo».

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