In pochi giorni verranno svuotate 200 betoniere di calcestruzzo, per un totale di 1.300 metri cubi di materiale. I lavori sono coordinati dalla Provincia di Vicenza ed eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Impresa che si è aggiudicato l’appalto: Guerrato Spa di Rovigo e Consorzio Stabile Idra Building di Schio. Per il getto della platea si approfitterà della già prevista chiusura di viale Margherita, in modo da non creare disagi alla viabilità. Con questi lavori si chiude la fase di fondazione e si dà il via ai lavori in altezza. Il perimetro del rettangolo su cui poggerà il nuovo edificio è già ben definito: 77 metri di lunghezza per 36 di larghezza. L’altezza, che per ora si legge nel progetto, è di 18 metri. “Esattamente come il primo edificio -spiega il consigliere provinciale delegato ai lavori pubblici Ennio Tosetto, oggi in visita al cantiere accompagnato dal direttore dei lavori Sandro Morandotti e dal responsabile del procedimento Andrea Turetta- Il nuovo fabbricato riprende le caratteristiche architettoniche e distributive del primo, da cui è separato da una piazza-terrazza e con cui andrà a costituire un complesso compatto e omogeneo. La lunghezza però è doppia, quindi in realtà più che di raddoppio dell’università si può ben dire che triplichiamo gli spazi a disposizione degli studenti. E l’idea di un’Università degli Studi di Vicenza si fa sempre più concreta”. Un’idea che, ricorda Tosetto, è nata come una scommessa negli anni del primo mandato da Sindaco di Vicenza di Achille Variati, e che ora proprio Variati vede diventare realtà in veste di Presidente della Provincia di Vicenza, ente che ha creduto a tal punto all’università di Vicenza da investire soldi e risorse nella costruzione di un vero e proprio Polo. Con la Provincia ci hanno creduto Fondazione Cariverona e Camera di Commercio, a cui si deve un contributo economico fondamentale per la realizzazione delle opere. “Fra due anni saremo qui ad inaugurare l’edificio finito -afferma Tosetto- La data prevista è il 10 marzo 2018 e cercheremo di rispettarla. Certo abbiamo perso un centinaio di giorni a causa del ritrovamento di amianto e della bonifica che ne è conseguita, ma piano piano stiamo già recuperando e, se non ci sono altri intoppi, l’appuntamento rimane fra due anni”. A breve, invece, quando le “radici” ben salde avranno anche un fondo calpestabile, si ritornerà in cantiere per dare il via ufficiale all’edificazione dei 18 metri di Università.