UN MIGLIAIO IN PIAZZA CON BITONCI E SALVINI: “CI RIPRENDEREMO PADOVA”

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Poco meno di un migliaio di persone in piazza delle Erbe per il comizio di Massimo Bi­tonci, che assieme al leader della Lega Nord Matteo Sa­lvini, rilancia la sua candidatura a sindaco dopo la sfiducia di 17 consiglieri che poche settimane fa lo ha costretto ad abbandonare la guida di Pala­zzo Moroni. Per gli organizzatori le persone in piazza erano oltre 2 mila. Piazza delle Erbe era comunque piena per metà e bisogna tener conto del freddo pungente di questi giorni. “Un sindaco deve stare in mezzo alla gente e ascoltare tutti. Questo devono fare gli amministratori e questo io ho sempre fatto, assieme ai miei assessori e consiglieri – ha detto Bitonci nel suo intervento dal palco – Quello che è successo è vergognoso. Stavamo lavorando con grandi risultati. Mi hanno tradito a una settimana dalla firma di Padova Est. Cercano di ostacolare il nuovo ospedale per altri interessi. Che a Padova Ovrst hanno nomi e cognomi chiari e spero che la magistratura indaghi. Luca Zaia ha avuto grande coraggio ad andare avanti lo stesso. Abbiamo pestato i piedi agii interessi forti che poi sono andati a prendere i consiglieri più deboli uno ad uno, per portarli dal notaio e sfiduciarmi”. “Noi comunque abbiamo lasciato 60 progetti progetti che fanno sognare la cittta – ha proseguito Bitonci – Mi chiedono: andate avanti da soli? Macché, andiamo con i padovani. Al di là degli schemi de­lla destra e della sinistra che alla gente non frega più nulla. La gente vota i progetti e le persone. Io accetto la sfida e mi ricandido”. “Per i padovani è solo la perdita di qualche mese perché adesso c’è un commissario che ci metterà un po’ di tempo solo a capire in quale piazza si trova. Noi comunque vinceremo nuovamente a Padova senza un po’ di poltronari e traditori”, sono le parole che Matteo Salvini ha dedicato al caso Padova, concentrandosi poi sul no al referendum di domenica. “Se Romano Prodi vota sì è perché i poteri forti che ci hanno fatto entrare in Europa vogliono questo – ha aggiunto – Questa Europa che è una gabbia di matti. E prima ce ne liberiamo meglio è”.

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