Un aiuto concreto allo Spettacolo

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La giunta regionale su proposta dell’assessore al lavoro Elena Donazzan ha deliberato la destinazione di ulteriori fondi per la reiterazione della misura di sostegno regionale integrativa delle indennità previste a livello nazionale a sostegno di lavoratori dello spettacolo, nonché per l’estensione dell’intervento ad una nuova platea di lavoratori.

“La cultura è economia, e nel tempo abbiamo investito in formazione, ritenendo questo ambito del lavoro del Veneto una realtà di altissima qualità professionale, caratterizzata da molteplici imprese operanti nell’ambito della creatività – afferma Elena Donazzan. – Questa indennità è un segnale della presenza e della vicinanza della Regione, affinché i professionisti non disperdano le proprie competenze e si sentano riconosciuti quali generatori di buona economia”.

Il provvedimento prevede di stanziare ulteriori euro 2.450.000,00 ad integrazione delle risorse già stanziate con deliberazioni di luglio e settembre 2020, al fine di finanziare il rinnovo della misura di sostegno regionale integrativa delle indennità previste a livello nazionale per i lavoratori dello spettacolo per i lavoratori già rientranti nei precedenti interventi nazionali e regionali nonché per estendere la medesima misura anche i lavoratori iscritti al “Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo” che hanno presentato per la prima volta domanda all’INPS entro il 30 novembre 2020.
La cifra complessiva destinata a favore di queste categorie, compresa l’estensione alla nuova platea, ammonta a 3.650.000 euro.

“Il Covid-19, ormai lo abbiamo compreso e toccato con mano – ha aggiunto l’Assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari – ha creato lavoratori di serie A e lavoratori di serie B: c’è chi, infatti, è riuscito comunque a continuare la propria attività anche con le restrizioni e chi, invece, purtroppo, come è successo ai cittadini appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo che, sono stati costretti a fermarsi”.

“Alle tante parole, che siamo soliti udire – ha continuato l’Assessore Corazzari – la Regione Veneto ha preferito i fatti, dando un segnale concreto e immediato per questi lavoratori e le loro famiglie, che sappiamo essere stati penalizzati gravemente e a lungo a causa di questa pandemia mondiale”.