Progetto Fai per salvare il coro ligneo

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Ventitré “Luoghi del Cuore” avranno nuova vita grazie al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nell’ambito della più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo, restaurarlo e valorizzarlo.
Sono storie e progetti che raccontano un’Italia di piccole comunità che si impegnano con tenacia a preservare e a valorizzare il proprio territorio a partire dal patrimonio culturale e paesaggistico, riconosciuto testimonianza significativa e imperdibile di storia, identità e tradizioni, ma anche motore di aggregazione sociale e sviluppo economico, stimolo per il coinvolgimento di tutta la comunità, con grande attenzione ai più giovani, e occasione per affrontare i temi della sostenibilità, della crisi ambientale e dell’accessibilità.
Da Nord a Sud Italia saranno finanziati ventitré progetti che riguardano luoghi amati e identitari, che rivelano storie uniche di passione e perseveranza.
In Veneto il FAI sosterrà con un contributo di 7.500 euro un progetto di restauro a favore del coro ligneo della Chiesa di San Domenico a Guarda Veneta (RO) posizionatosi al 99° posto della classifica nazionale del censimento 2022 con 3.302 voti raccolti attraverso l’attivazione di tutta la comunità che ha saputo cogliere nella grande partecipazione delle persone in occasione delle Giornate FAI di Primavera nel 2021 il reale interesse e la curiosità verso la chiesa e i suoi elementi distintivi. Il coro ligneo, risalente alla fine del 1700 e costruito in legno di noce presumibilmente da maestranze locali, si trova all’interno della chiesa parrocchiale di Guarda Veneta: un piccolo paese dalla vocazione agricola, a ridosso del fiume Po, con circa 1100 abitanti e frequentato da viandanti che percorrono il cammino di Sant’Antonio. La chiesa primitiva, dedicata a “San Domenico di Guzman”, venne edificata all’inizio del 1500 e demolita attorno al 1580, per essere poi subito ricostruita nello stesso luogo ma con orientamento diverso. Il soffitto costituisce l’opera di maggiore valore, affrescato da Giambattista Canal (1745-1825) prima del 1797 insieme ai motivi decorativi a monocromo dei quattro Evangelisti situati sulle pareti laterali. Il 1° maggio 2021 la chiesa è stata riaperta dopo 7 mesi per lavori di restauro che hanno interessato il soffitto affrescato, le pareti, gli altari in marmo pregiato, le colonne finemente decorate e il presbiterio. Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo permetterà il restauro del coro ligneo che attualmente versa in precarie condizioni, con sedute dai bordi consumati e diverse sezioni mancanti o sistemate artigianalmente. Anche nella fase di progetto l’intera comunità si è dimostrata attiva e partecipe nel fare ciascuno la propria parte per preservare questo patrimonio culturale e identitario. Il restauro del coro ligneo settecentesco sarà infatti reso possibile grazie a numerosi cofinanziamenti tra i 20 e i mille euro raccolti da ben 14 piccole realtà locali.