Mostra di Gauguin, tra sogno e memoria

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Entrano nel vivo le iniziative ideate in occasione dell’esposizione alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari del capolavoro di Paul Gauguin Eiaha ohipa (Non fanno nulla. Tahitiani in una stanza) proveniente dal Museo Statale di Belle Arti Puškin di Mosca. Oggi, venerdì 13 dicembre alle 17.00, ad ingresso libero, Maria Grazia Messina dell’Università degli Studi di Firenze accompagnerà il pubblico in un viaggio alla scoperta dell’opera di Gauguin, del contesto in cui nasce e delle atmosfere polinesiane che ne sfanno da sfondo. Paul Gauguin appartiene alla generazione post-impressionista, convinta che la pittura non dovesse restituire la percezione retinica, ma, al contrario il mondo dell’immaginario, della memoria e del sogno. La ricerca di un “altrove”, nell’esigenza di ritrovare l’autenticità delle origini, sia nelle scelte esistenziali che per quanto riguarda il linguaggio della pittura, matura in Gauguin fin dal 1886 nel corso di soggiorni di lavoro in Bretagna e in Provenza, a fianco di van Gogh. Tali esperienze sono approfondite a Tahiti, in una pittura affidata al simbolismo di linee e colori, e che nei suoi contenuti ci restituisce un paradiso perduto, frutto delle personali proiezioni e aspettative dell’artista. Il fine settimana sarà inoltre occasione per le passeggiate d’arte fra profumi e colori della Polinesia (modalità di partecipazione 3 euro + biglietto ingresso). Due gli itinerari tematici proposti: domenica alle 11.30 Ibisco, magnolia, cardamomo: sentire il profumo interiore di un’opera d’arte. La restituzione del “paradiso perduto” nella ricerca creativa di Gauguin, un originale percorso che coinvolgerà i diversi sensi. Alle 17.00 il tema sarà Viaggiando nell’universo dell’arte. Paul Gauguin e il suo percorso di ricerca espressiva, dalla Bretagna alle isole della Polinesia.

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