MOSCHEA, ALCUNE SOLUZIONI PER I BENGALESI “SFRATTATI”

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Non è stata ancora individuata la sede definitiva del centro islamico bengalese che aveva casa in via Fogazzaro, ma la comunità ha presentato delle proposte alle quali il Comune ha dato l’ok ufficiale ieri. Via libera condiviso con il prefetto e il sindaco. Tre i siti presi in esame in questi giorni – stando al vertice che si è tenuto  tra il comandante della polizia municipale, Marco Agostini, e la comunità bengalese – rispettano tutti i parametri per ottenere licenze, varianti e cambi di destinazione d’uso che si rendessero necessari. Sono collocati in una zona sufficientemente centrale ma abbastanza lontani dalle abitazioni e consentirebbero ai bengalesi che vogliono pregare di essere raggiunti anche a piedi, in bicicletta, o con i mezzi pubblici. Ora la comunità si muoverà per cercare l’offerta migliore, quella cioè più economica. Le ipotesi sottoposte al vaglio dell’amministrazione riguardano l’area tra via Torino e via Ca’ Marcello, la zona vicina alla stazione, la zona di via Miranese. Agostini ha incontrato Kamrul Syed, portavoce della comunità, e il responsabile dell’ex struttura religiosa di via Fogazzaro, il presidente Mohamed Alì.

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