“Anche quest’anno, le nostre acque godono di un’ottima salute: lo certifica ARPAV con i suoi controlli. Il trend di classificazione rispecchia quello degli ultimi anni: 173 acque sono risultate idonee ai sensi di legge per l’inizio della stagione balneare 2023. Per confermare tale idoneità è stato effettuato, tra l’8 e il 10 maggio, il campionamento “pre-stagione”. La stagione balneare in Veneto si estende nel periodo che va dal 15 maggio al 15 settembre”. L’annuncio felice sulla nuova stagione balneare, ormai alle porte, è stato dato dall’Assessore regionale all’Ambiente. “I veneti e coloro che sceglieranno il nostro territorio per trascorrere le proprie vacanze estive – ha detto – potranno bagnarsi, in totale sicurezza, nel nostro mare e nei nostri laghi. ARPAV, braccio operativo della Regione del Veneto, infatti, non solo ci garantisce un inizio di stagione balneare con acque pulite, ma continuerà ad assicurarci per l’intera estate con campionamenti a cadenza almeno mensile. La prima campagna di monitoraggio ordinaria in stagione balneare, sarà realizzata tra il 22 e il 24 maggio. Tutto ciò dimostra ancora una volta l’attenzione per la salute del nostro ambiente e di chi lo abita”. I rilievi sono stati effettuati su 174 acque di balneazione corrispondenti a 174 punti distribuiti su 8 corpi idrici (95 sul mare Adriatico, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago, 2 sul lago di Santa Maria e 1 sullo specchio nautico di Albarella) per un totale di 149 km di costa controllata adibita alla balneazione. Tutte le acque classificate nelle classi “eccellente” (160), “buona” (10) e “sufficiente” (3) sono risultate idonee ai sensi di legge per l’inizio della stagione balneare 2023 tranne 1, quella in classe “scarsa” (punto 564 “Vallesella-casette” del lago di Centro Cadore – Domegge di Cadore – BL), che ha invece un divieto temporaneo per tutta la durata della stagione estiva. Globalmente per il 2023 sono previsti 1044 campioni ordinari programmati per un totale di 2088 analisi, oltre ad eventuali campioni aggiuntivi, che saranno effettuati in caso di riscontro di campioni anomali per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante ed identificarne le cause.