FIERACAVALLI SULLA “VIA DELLE PREALPI”

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Antiche Terre dei Cimbri (Lessinia), Le Fortificazioni del Toraro (Alte Valli Vicentine), La Piana di Marcesina (Asiago-Enego), Le malghe del Monte Cesen, La Val Belluna, Dal Nevegal al Col Visentin, Il Giardino d’Europa (Monte Baldo), La Valpolicella Superiore, Grandi Alberi e Piccole Dolomiti (Recoaro), L’Altopiano della Grande Guerra (Sette Comuni), Il Monte Sacro alla Patria (Grappa) e La Foresta della Serenissima (Cansiglio). Sono queste le dodici ippovie che compongono il sistema integrato denominato “La Via delle Prealpi”, le prime sei delle quali sono ora facilmente percorribili grazie alla web-app presentata alla 119.a edizione di Fieracavalli a Verona dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia e dall’assessore al turismo Federico Caner.“È un’operazione da implementare ulteriormente, anche oltre questi dodici itinerari – ha sottolineato Zaia –, al fine di creare una sorta di catalogo virtuale contenente i tanti percorsi che il Veneto è in grado di offrire, grazie alla sua ricchezza ambientale e paesaggistica, ma anche alla qualità delle sue produzioni tipiche. Invito, quindi, le associazioni, le Pro Loco, gli operatori del territorio a costruire i propri percorsi e a inserirli in questo progetto”. Questi alcuni dati de “La Via delle Prealpi”: 360 km di percorsi; 56 malghe e ristori; 42 noleggi e service; 70 strutture ricettive; altitudine minima 257 m s.l.m. (Caprino Veronese); altitudine massima 1757 m s.l.m. (Col Visentin). Per ognuno dei dodici itinerari, individuati dalla Regione in collaborazione con Unpli Veneto (Unione delle Pro Loco) e Associazioni dei Cavalieri, è a disposizione una mappa del percorso, le caratteristiche del tracciato (lunghezza, altitudine, tempi di percorrenza a cavallo, in bici o a piedi, livello di difficoltà), i punti di interesse culturale, ambientale ed enogastronomico, e quelli per il noleggio e il service. “Promesse impercorribili”, ha detto subito la consigliera regiobale Cristina Guarda (AMP). “Valorizzare il turismo equestre è un obiettivo lodevole. Ma il presidente Zaia, forse colto da un eccesso di entusiasmo, promette cose impercorribili che cozzano palesemente con il progetto di legge in discussione sulle ippovie e con la stessa delibera di Giunta sul tema”.

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