ERRARE HUMANUM EST PERSEVERARE DIABOLICUM di Achille Ottaviani

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Il vecchio Triveneto, cioè quell’area che comprende Friuli, Veneto e Trentino Alto Adgie, ribattezzato in epoche più moderne il Nordest cerca disperatamente la ripresa. Lo fa, come scrive la Fondazione Nordest, con determinazione anche se molte cose sono cambiate. Mancano i giovani. Non c’è più il supporto di molte banche. L’anno scorso gli indici economici sono tornati positivi. Non è cosa da poco. Da sei anni non lo erano. Dovrebbero rimanere tali anche quest’anno. Non è detto. Perché la fuga dei giovani e le banche popolari che si sono “fumate” 10 miliardi facendo di fatto fallire molte iniziative di sistema sono gap assai gravi. La crisi, come ha detto il presidente della Fondazione Francesco Peghin, è stata «un bagno di umiltà». A cui, se mi è concesso, aggiungerei anche «di fatiche e di dolore». Sia nell’impresa che nella scienza e nel sociale. Ora, dopo questo lungo periodo di fatiche, con le unghie si può tentare di risalire la china. Gli indicatori, anche se di poco, sono positivi e si è fatta molta pulizia. Soprattutto nel credito. Credo che non serva a nulla piangersi addosso, l’importante invece è evitare gli errori passati. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

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