I tecnici lo chiamano fouling. Incrostazioni di molluschi e microorganismi che mettono a dura prova la resistenza delle strutture sottomarine. Sui cassoni sott’acqua della bocca di porto di Malamocco, sono cresciute le cozze. I peoci, che in quel tratto di laguna abbondano. Hanno trovato casa nelle nuove enormi strutture in cemento affondate in laguna. E adesso la piantagione di molluschi potrebbe ritardare i lavori per la posa delle paratoie, prevista nei prossimi giorni. Squadre di sommozzatori e tecnici sono al lavoro per ripulire la superficie dei cassoni, affondati due anni fa. Difficoltà che si aggiungono a quelle già note. E che rischiano di allungare ancora i tempi della grande opera da cinque miliardi mezzo di euro travolta dalle tangenti. Prima di installare le paratoie, che hanno una tolleranza di pochi millimetri, si dovranno ripulire per bene le superfici dei cassoni. Che sono adesso ricoperti di cappe e peoci. Inconveniente peraltro prevedibile per un’opera che vive sott’acqua. E che adesso aumenta i costi e allunga i tempi. I primi problemi si erano visti qualche mese fa. Al primo esperimento di sollevamento delle paratoie di Treporti. Si erano alzate, ma un paio si erano subito bloccate perché la base si era riempita di detriti, sabbia e tronchi d’albero.