Consorzi irrigui: 2oo milioni

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“Il mondo dell’agricoltura vede premiata la gestione dei Consorzi di Bonifica, riconfermando la presenza dei propri rappresentanti nelle Assemblee consortili. La lettura degli esiti delle elezioni di ieri vede poche sorprese nell’ambito delle formazioni che governeranno i Consorzi nei prossimi 5 anni, Purtroppo però la percentuale dei votanti risulta essere inferiore alle precedenti elezioni: nonostante i ripetuti appelli, la consapevolezza sul ruolo di prevenzione e di salvaguardia del territorio svolta dagli organismi consortili non fa breccia nella categoria dei contribuenti urbani”. Così l’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica Giusepep Pan commenta l’esito del voto di domenica 15 dicembre per il rinnovo degli organi di rappresentanza degli 11 Consorzi di bonifica del Veneto. Ad urne chiusa risulta che in media 18 eletti nelle assemblee consortili su 20 appartengono alle organizzazioni professionali agricole; alle formazioni non agricole rimangono 2, o al massimo 3, rappresentanti sui 20 di diritto. A breve scadenza le rinnovate assemblee consortili dovranno individuare i componenti dei Consigli di amministrazione, eleggendo anche il presidente e il vicepresidente dei Consorzi.“L’esito elettorale può essere letto come una conferma del buon operato dei rappresentanti dell’agricoltura nella gestione, manutenzione ed esercizio della rete idraulica, di bonifica e irrigazione – commenta Pan – I Consorzi garantiscano infatti l’allontanamento delle acque meteoriche e il soddisfacimento del fabbisogno irriguo in oltre 1 milione e 300 mila ettari del territorio regionale”. “Nonostante il loro ruolo di presidio e difesa attiva dell’equilibrio idrogeologico – prosegue Pan – l’affluenza al voto degli elettori ha manifestato una flessione rispetto alle precedenti elezioni, scendendo in alcuni casi alla soglia minima del 2%. Va anche detto che la ridotta partecipazione al voto caratterizza la prima fascia di contribuenza, costituita prevalentemente da urbani: nell’area del Delta del Po hanno votato meno del’1,,8% degli aventi diritto nella prima fascia, mentre tra gli elettori di terza fascia (imprese agricole e industriali) si è registrato un tasso di partecipazione del 31%. Più tiepida l’affluenza al voto della seconda fascia, fatta di piccoli proprietari terrieri e artigiani: in media si colloca attorno al 7 % “.“Si distingue fra tutti il consorzio di bonifica Brenta di Cittadella – sottolinea con soddisfazione Pan – dove l’affluenza al voto è stata complessivamente superiore al 7,6%, con una partecipazione al voto degli elettori della prima fascia quasi del 5%, e del 33% nella terza fascia”. I Consorzi di bonifica in Veneto sono attualmente impegnati con oltre 24 cantieri aperti e con un portafoglio di finanziamenti per oltre 200 milioni di euro che rappresenta la maggior apertura di credito mai concessa ad una singola regione nel riparto dei fondi del programma irriguo nazionale.

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