Blue tongue: “la situazione è critica” subito incremento dei veterinari

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“La Regione ha bloccato i controlli sulla presenza della Blue tongue perché ormai sono inutili? La verità è che non c’era abbastanza personale nelle Ulss, ed ora chiediamo un incremento del 30% dei veterinari in Veneto”. Così i consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro, Andrea Bassi, Maurizio Conte e Ste­fano Casali comme­ntano lo stop ai controlli analitici negli allevamenti da parte della Regione e annunciano un emendamento al Pdl 194, il collegato alla Legge di Stabilità regionale 2017. “Bi­so­gnava intervenire pri­ma, come sosteniamo da mesi – commentano i tosiani – il morbo or­mai si è diffuso a tal punto in Ve­neto che non ha nemmeno più senso verificare il numero dei foc­olai. Tra le cause che hanno po­rtato a questa situazione emergenziale c’è la carenza di personale dei Servizi Veterinari nelle Ul­ss del Veneto, come avevamo già de­nunciato nelle nostre interrogazioni urgenti nei mesi scorsi e a cui stiamo ancora attendendo risposta dalla Giunta”. “Il Sin­da­cato Italiano veterinari di medici pu­bblica, organizzazione sind­aca­le ma­gg­iormente rappresen­tativa della dirigenza medico veterinaria e dei veterinari convenzionati con il Ssn – ricordano i consiglieri –av­evano segnalato mesi la sottovalutazione dei compiti di sanità pubblica veterinaria, l’indebolimento ormai giunto a liv­elli senza precedenti degli organici dei servizi veterinari, il declassamento e l’im­pov­erimento di pe­r­sonale della struttura regionale dedicata. “L’as­se­ssore alla sanità ha a sottovalutato il problema e questo è il risultato –. concludono – Si è pu­rtro­ppo verificata una gestione inade­guata dell’emergenza che ora potrebbe avere conseguenze pe­sa­ntissime per la zootecnia del Veneto, danni economici e sanitari. Chi­edi­amo l’assunzione di alm­­­eno 100 nuovi veterinari in tutto il Veneto”.

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