ASIAGOFESTIVAL FESTEGGIA 50 EDIZIONI CON TALENTI ITALIANI E INTERNAZIONALI

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È una delle manifestazioni musicali più prestigiose e longeve d’Italia: Asiagofestival, in programma dal 9 al 17 agosto prossimi, compie 50 edizioni e per l’occasione festeggia con musicisti ed ensemble di primissimo piano della scena internazionale e con giovanissimi talenti, che si misureranno con un repertorio che spazia dal ‘500 veneziano alla musica contemporanea. La “squadra” è quella rodata e, visto che riempie chiese e teatri, non si cambia: l’organizzazione è a cura dell’Associazione Amici della Musica intitolata all’organista e compositrice Fiorella Benetti Brazzale (che ne fu la fondatrice), mentre il direttore artistico è Julius Berger. I 50 anni del Festival segnano anche un cambio generazionale, con la direzione organizzativa che passa dalle mani di Roberto Brazzale a quelle del figlio Alberto, giovane musicista tra gli interpreti del Festival. «In tanti anni – ha affermato il Presidente Roberto Brazzale – abbiamo portato ad Asiago alcuni tra i più grandi compositori viventi, commissionando loro un’opera da eseguire in prima assoluta e prevedendo l’incontro con il pubblico. Pensiamo a Sofia Gubaidulina, Luis De Pablo, Toshio Hosokawa, Giovanni Sollima, Thierry Escaich, Jean Guillou, Keiko Harada. E quest’anno al triplo concerto di Alissa Firsova. Obiettivo nostro è sempre stato quello di parlare ad un pubblico ampio e variegato, proponendo una formula eclettica che spazia dal gregoriano al contemporaneo, mantenendo sempre alto il valore e la qualità dell’offerta musicale. Asiagofestival è così diventato un vero e proprio modello e punto di riferimento per ciò che riguarda la divulgazione musicale». Musica fatta di grandi interpreti e di giovani musicisti, che si sono alternati e uniti nell’esecuzione di compositori di fama e nella valorizzazione del patrimonio della musica tradizionale locale di origine “cimbra”, oltre che di musicisti meno noti del ‘500 e del ‘600 veneziano. Il consigliere provinciale alla Cultura Chiara Luisetto lo definisce addirittura un miracolo, «frutto della perseveranza di chi ha creduto e crede nella musica di qualità, inserita in un contesto prestigioso e suggestivo come Asiago. Cinquanta edizioni sono davvero tante e dimostrano non solo che c’è ancora voglia di cultura, ma che la cultura è un ottimo volano per il turismo, visto che Asiagofestival ha saputo attirare appassionati e curiosi da tutta Italia».

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