virus lingua blu, “servono controlli”

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«Servono più controlli, soprattutto per i capi di bestiame e greggi provenienti dall’esto e dal sud Italia. Ora dovremo affrontare una nuova campagna di vaccini». Il presidente provinciale di Confagricoltura non ha dubbi su ciò che gli allevatori dovranno approntare per evitare che il focolaio del virus di lingua blu isolato in un allevamento di bovini a Quero Vas possa trasformarsi in un’epidemia come avvenuto lo scorso anno. Il focolaio richiede attenzione e da parte sua il responsabile del settore veterinario del Distretto di Feltre dell’Usl, Pierangelo Sponga ha già dato il via all’ordine di undicimila vaccini da somministrare gratuitamente a pecore e capre in provincia di Belluno. D’altra parte sono gi ovini che una volta infettati muoiono per colpa del virus.I bovini, invece, possono essere portatori sani, e dunque vanno comunque vaccinati sia che le mandrie siano movimentate, sia che restino in stalla, perché in ogni caso qualche capo, come i vitelli, segue un’altra filiera di allevamento e viene spostato. Donazzolo però punta il dito sui controlli: «A forza di tagli alla sanità i controlli non sono più a tamburo battente come una volta e questi i risultati. Mi sembra strano questa ricomparsa della lingua blu, ma a questo punto dovremo affrontare il problema».

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