via dal lavoro mezz’ora prima? non è reato

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«Tenuto conto del costo del personale attestato in atti, si tratta di casi che hanno provocato un danno inferiore ai 10 euro, danno che non è possibile considerare come economicamente apprezzabile».Così il giudice Vincenzo Sgubbi motiva la decisione di non luogo a procedere contro due dei sei dipendenti dei Servizi forestali di Belluno di via Caffi accusati di falsa attestazione in servizio, per non aver timbrato il cartellino durante le uscite personali, e di truffa ai danni dello Stato. «Si è trattato in entrambi i casi – prosegue il giudice riferendosi alle imputate Lorella Barrel di Pedavena, e Luisa De Marchi di Belluno – di un’unica uscita per la durata complessiva rispettivamente di 31 e 32 minuti; le imputate sono incensurate e non vi è in atti alcuna evidenza che consenta di ritenere che si sia trattato di un comportamento abituale». Per gli altri quattro colleghi, Bruno De Benedet di Santo Stefano, Danilo Fersuoch di Rocca Pietore, Francesco Frigimelica di Belluno e Maria Fuss di Feltre, il proscioglimento è arrivato perché il pubblico ministero, che avviò l’indagine, non avrebbe definito quantità e durata delle assenze, parlando genericamente di uscite. «In questo modo – scrive il giudice – non è possibile quantificare il danno». L’inchiesta, aperta dall’allora procuratore Francesco Saverio Pavone, ha trascinato nella rete altri sei dipendenti dei Servizi, che invece sono stati rinviati a giudizio.

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