Tagliati larici secolari per la pista da bob a Cortina

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“Tagli fatti in fretta, senza rispettare le procedure utili a recuperare il prezioso legno di larice, con schianti non mirati e disordinati, che comportano la lesione dei tronchi caduti a terra rendendoli difficili da lavorare. Sembrava di essere in una delle tante aree colpite dall’uragano Vaia. Ma non solo: lungo tutto il percorso della strada asfaltata non c’è alcuna indicazione, tramite cartellonistica, dei lavori in corso e degli estremi delle autorizzazioni di legge. Tant’è che nessuno ha ancora fornito ai richiedenti il progetto definitivo dell’opera. Alla faccia della tanto sbandierata trasparenza sempre osannata da Zaia. Farò un accesso agli atti per avere i documenti mancanti e depositerò un’interrogazione per chiedere come la Regione sia riuscita a dare le autorizzazioni per compiere questa distruzione naturale”.
Il resoconto sintetico del sopralluogo effettuato nell’area, oggetto di disboscamento, del cantiere per la realizzazione della nuova pista da bob a Cortina d’Ampezzo, è del consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni.
“È stato un colpo al cuore vedere decine di larici abbattuti dalle motoseghe, la maggior parte dei quali ultra secolari se non addirittura con più di 150 anni, come abbiamo potuto constatare dalla conta degli anelli di accrescimento. Alberi che le norme regionali del Veneto considerano monumentali e degni di massima tutela. La distruzione di questo lariceto che era composto da circa 500 alberi e la spesa di 125 milioni di euro per costruire la pista da bob che forse non si riuscirà a terminare per tempo, rappresentano un esempio di sperpero di denaro pubblico e di distruzione insensata di un inestimabile patrimonio naturale. Un insulto a chi piantò quegli alberi per abbellire e rendere più vivibile questo lembo di montagna”.
Zanoni conclude osservando come “per coprire poche centinaia di metri c’è voluta un’ora di coda, a causa del traffico andato in tilt per la neve. Mi chiedo come il Comune di Cortina d’Ampezzo che non è nemmeno in grado di gestire gli effetti di una nevicata, riuscirà a gestire una pista da bob che gli costerà un milione e mezzo di manutenzione l’anno”.