Riso del Delta del Po per gli alluvionati

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Riso del Delta del Po, salumi artigianali di Lusia, pane, acqua. E poi pale, stivali, badili, guanti. I giovani di Anga – Confagricoltura Veneto hanno portato viveri e attrezzature da lavoro agli agricoltori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione. Un gesto di solidarietà per aiutare gli imprenditori di una regione messa in ginocchio da nubifragi e allagamenti di metà maggio. Solo per il settore agricolo si stimano 5.000 aziende colpite, con il coinvolgimento di 53 Comuni, per danni che ammontano a 6.000 euro a ettaro per i seminativi e 32.000 euro per i frutteti. “Siamo stati impressionati da quanto è accaduto ai nostri colleghi della vicina regione – racconta Francesco Longhi, vicepresidente dei Giovani di Confagricoltura Veneto e presidente di Anga-Giovani di Confagricoltura Rovigo, che ha fatto da capofila regionale per l’iniziativa solidale -. Così abbiamo pensato che dovevamo fare assolutamente qualcosa per chi ha perso tutto e deve ricominciare da zero. Abbiamo fatto rete tra noi del Veneto e i giovani agricoltori di Brescia, raccogliendo prodotti di prima necessità. L’azienda Uccellatori di Taglio di Po ha donato parecchie casse di riso del Delta del Po, circa un quintale di prodotto, mentre l’azienda Corte dei Sapori di Lusia ha fornito salame e bondole lavorate in proprio. Poi abbiamo acquistato pale, stivali, badili e guanti, mentre i ragazzi di Brescia hanno recuperato i foraggi per gli animali degli allevamenti. Abbiamo quindi chiamato i giovani di Confagricoltura di Ravenna, che ci hanno suggerito di portare tutto a Sant’Agata sul Santerno, un paese che è ancora sommerso dal fango e dove negozi e aziende sono inagibili e la gente ha perso tutto quello che aveva. Ci siamo affidati alla Protezione Civile, che sta gestendo l’emergenza, smistando beni di prima necessità e attrezzature agli imprenditori agricoli e alla popolazione”. Ad essere danneggiate sono state soprattutto le aziende ortofrutticole, ma a soffrire sono pure gli allevamenti e le imprese vitivinicole. Molti anche i vivai colpiti dall’alluvione. I giovani di Confagricoltura, oltre a correre in aiuto alle aziende agricole, si sono anche coordinati in gruppi per affiancare le popolazioni colpite con secchi e attrezzi per spalare il fango.