REBUS PEDEMONTANA LA PROCURA VUOLE LA MESSA IN SICUREZZA

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Pochi giorni per decidere: diversamente, il cronoprogramma della Pedemontana potrebbe subire significativi ritardi. Entro la settimana, dunque, si saprà quale direzione dovrà prendere la deviazione della Poscola; deviazione indicata dai consulenti della magistratura vicentina – titolare dell’inchiesta sul crollo dello scorso 11 settembre – per far riaprire e proseguire in sicurezza il cantiere della superstrada veneta. Due le possibili soluzioni al vaglio: una a sud, attraverso l’area del cantiere e sopra il tratto di tunnel già consolidato, e una seconda a nord, verso Montepulgo, che consentirebbe di mettere al riparo da esondazioni il cantiere e garantirebbe sicurezza agli operai. Dal Consorzio Alta Pianura Veneta arriva l’indicazione verso nord. «Il terreno delle Poscole sotto il piano campagna è pieno di infiltrazioni d’acqua, anche se in apparenza è asciutto», afferma il presidente Silvio Parise, «Una di queste ha causato il crollo della galleria un mese fa. La deviazione verso nord è la più congeniale».Sarà il pool di tecnici incaricati dal sostituto procuratore della Repubblica di Vicenza Silvia Golin, titolare dell’inchiesta, a decidere. Francesco Rossito, Gianluca Pasqualon e il geologo Pier Andrea Verlicek, si esprimeranno in questi giorni. Va detto che la soluzione a nord farebbe scattare nuovi espropri.

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