Per il nuovo anno scolastico il manuale della ripartenza

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Non è un ulteriore piano o linea guida per le scuole e gli enti locali. Ma un ‘manuale operativo per la ripartenza”, una sorta di «cassetta degli attrezzi», con suggerimenti e soluzioni pratiche, che vanno utilizzate in massima libertà e autonomia e ove ci sia necessità, da dirigenti scolastici ed enti locali per il riavvio dell’anno scolastico, a settembre, perché tutti i 690 mila studenti veneti, compresi i 103 mila delle scuole paritarie, possano tornare sui banchi, in presenza e in sicurezza. Così l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan, e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto Carmela Palumbo (da poco rientrata alla guida dell’USR di Venezia), hanno presentato il ‘manuale operativo per la ripartenza della scuola’. La parte più importante del manuale è forse la prima, quella dedicata agli spazi, condivisa al Tavolo regionale con tutti gli attori: contiene una funzione matematica, un abaco, che consente di definire la capienza delle aule scolastiche alla luce delle indicazioni sanitarie del Comitato Tecnico Scientifico e delle norme vigenti in materia di distanziamento fisico e di sicurezza. Per gli spazi didattici (aule ordinarie, laboratori e aule attrezzate, palestra, mensa, aula magna) la distanza tra i banchi non dovrà essere inferiore ai 60 centimetri, quella ottimale indicata è di 80 centimetri, tra le righe di banchi dovrà esserci di almeno un metro. Sulla base di queste regole e delle dimensioni dei banchi il manuale consente di pianificare la capienza massima delle aule, a seconda della loro dimensione. Ad esempio, in un’aula tipo di 55 mq, ci potranno stare dai 20 ai 30 alunni a seconda che i banchi misurino 60 x 40, 70 x 50 o 70 x 70 cm e che le finestre si aprano a scorrimento, a compasso o a bandiera. “Il 74 per cento delle 30 mila aule ordinarie presenti in Veneto hanno una superficie superiore ai 50 mq – specifica la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale – e la media degli alunni pcr plassi è di circa 20. Le situazioni più critiche si potranno verificare per le prime classe delle secondarie superiori, in particolare nei licei delle città capoluogo, dove le classi contano anche 27 o 28 alunni”. Non secondaria la parte del manuale dedicata alle possibili soluzioni per la nuova organizzazione della didattica e del tempo scuola, con indicazioni concrete di modelli e modalità per alleggerite i ‘gruppi classe’ con attività complementari, di potenziamento, a rotazione. “Dalla situazione di emergenza possiamo ricavare importanti stimoli per fare innovazione nella didattica, valorizzando esperienze di coordinamento, compresenza, alternanza, che istituti e docenti già conoscono e hanno già messo in campo”, sottolinea Palumbo.