PAZIENTE RISARCITO CON 93MILA EURO

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Un assegno da oltre 90 mila euro. È quanto si vedrà consegnare un paziente, dell’ospedale civile di Adria per un caso di malasanità. Il suo braccio di ferro con l’Ulss 19 era iniziato quattro anni fa, esattamente il 26 marzo 2013, quando si era rivolto al Santa Maria Regina degli Angeli per una prestazione medica durante la quale qualcosa era andato storto. Da qui una richiesta di risarcimento danni dell’aprile 2015 noitificata all’ex azienda Ulss 19. All’atto della ricezione della richiesta risarcitoria, l’azienda sociosanitaria aveva una polizza di responsabilità civile con i Lloyd’s, polizza che prevedeva però una franchigia da 500 mila euro e la previsione che l’attività di accertamento, gestione e liquidazione dei sinistri entro questo importo fosse effettuata dall’Ufficio sinistri interaziendale istituito all’Azienda ospedaliera di Padova. L’Ufficio sinistri, al quale il caso venne dunque segnalato, aprì un fascicolo e per svolgere l’istruttoria si rivolse anche della consulenza di un medico-legale e di uno specialista della branca di riferimento. La consulenza che con il report arrivò nel novembre dello scorso anno, fu inequivocabile. Veniva infatti riconosciuto che qualcosa era andato storto e veniva proposta la definizione transattiva del sinistro entro 90 mila euro. Il sinistro passava quindi per il giudizio del Nucleo interno di valutazione ed esame dei sinistri per l’esame del report, unitamente alla documentazione. Il Nucleo, ad istruttoria acquisita, ha ritenuto di condividere le conclusioni alle quali era pervenuto l’Ufficio Sinistri, concordando sull’opportunità di procedere alla transazione al fine di evitare l’elevata probabilità di soccombenza nel giudizio che controparte avesse ritenuto di intraprendere.

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