PADOVA, VALVOLE KILLER L’OSPEDALE DEVE RISARCIRE

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C’è una sentenza che ridà speranza ai 34 pazienti sui quali erano state impiantate le valvole killer, i dispositivi “TT” di produzione brasiliana risultati difettosi. Con un pronunciamento depositato, il tribunale civile di Venezia ha condannato l’Azienda Osp­edaliera a risarcire una signora operata nel 2002 e poi nuovamente nel 2003, rilevando la violazione del “consenso informato”. In altre parole: la paziente non sarebbe stata adeguatamente informata sulle caratteristiche delle valvole – che erano di nuova generazione e in uso da poco tempo in reparto – e pertanto non c’è stata per lei la possibilità di una scelta libera e consapevole. L’azienda sanitaria di Padova dovrà versarle circa 50 mila euro tra risarcimento danni e spese. La sentenza arrivata dopo 11 anni dall’inizio della causa e dopo 15 dall’intervento chirurgico, rappresenta un importante punto a favore per i pazienti trapiantati; una svolta dopo le molte decisioni avverse in ambito penale. Ci sono, rileva il giudice, due diritti fondamentali della persone, quello di essere curato e quello di ricevere le opportune informazioni in ordine alla natura e ai possibili sviluppi del percorso terapeutico da seguire. Di qui la condanna dell’Azienda Ospedaliera a versare 35 mila euro a titolo di risarcimento danni più 15mila euro per spese.

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