NON SOLO PROFUGHI: PURE IL Sì SPEZZA LA MAGGIORANZA

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«Nei giorni scorsi ho partecipato alla conferenza stampa di area po­polare a Padova sul Si al referendum e ho avuto l’onore di rappresentare i tantissimi amministratori locali di area popolare del Veneto che dicono Sì al referendum del prossimo 4 dicembre». Una dic­hiarazione, quella di Paolo A­vez­zù, presidente del consiglio comunale di Rovigo ed esponente di Ar­ea Popolare, che lascia pochi dubbi non solo sull’orientamento in vista della consultazione, ma an­che sul fatto che la maggioranza in consiglio comunale che sos­tiene il sindaco Massimo Ber­gamin è tutto fuorché stabile. «Ta­nti amici – prosegue Avezzù – mi hanno chiesto come la pensavo e, soprattutto, i motivi della mia scelta. Fermo restando che tutto è migliorabile e che nessuna riforma è perfetta, io indico un motivo fondamentale per votare Sì al referendum del 4 dicembre prossimo. Po­niamo fine al bicameralismo perfetto, cioè al fatto che una legge per diventare tale deve fare per mesi un inutile ping-pong tra Ca­mera e Senato prima di diventare legge». «Penso invece che se iniziamo con questi cambiamenti arriveremo a un si­stema elettivo e le­gi­slativo che potrà trovare la forza per fare nuovi assestamenti. Bi­sogna avere un Senato che sia ve­ramente l’incontro delle varie regioni dell’Italia. Bisogna porre al lavoro un Parlamento che legiferi con maggi­ore chiarezza sul sistema elettorale».

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