MIGLIAIA DI PERSONE A PALAZZO FULCIS

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Tremila metri quadrati di spazio espositivo distribuito su cinque piani e articolato in 24 stanze; stucchi e affreschi settecenteschi recuperati; un allestimento rispettoso ed emozionante: a Belluno torna a splendere Palazzo Fulcis destinato a nuova sede della collezione d’arte del Museo Civico, dopo un attento restauro finanziato da Fondazione Cariverona e costato circa 8 milioni di euro e un accurato progetto museografico. Bar­
omeo Montagna, Domenico Tint­oretto, Matteo Cesa, Andrea Bru­stolon, Marco e Sabastiano Ricci, Ippolito Caffi, ma anche le preziose collezioni di porcellane, i rari bronzetti e le placchette rinascimentali, la raccolta di disegni e le incisioni di altissimo pregio hanno ora una nuova casa. Oltre 600 opere della collezione del Museo Civico di Belluno – uno dei più antichi della regione – dal Medioevo al Novecento, saranno ospitate dal 27 gennaio 2017 nelle rinnovate e funzionali sale di Palazzo Fulcis, uno degli edifici più importanti del Settecento veneto. È stata una giornata speciale per la città di Belluno, ma anche per la cultura italiana in generale. L’in­augu­razione di un nuovo museo, infatti, è evento raro, ma ancora più eccezionale è che ad ospitarlo sia uno dei palazzi del Settecento più belli del Veneto, ristrutturato con uno sforzo corale tra pubblico e privato, cioè tra il Comune e la Fondazione Cariverona, iniziato nel 1979. Belluno ha festeggiato l’apertura di Palazzo Fulcis con una vasta partecipazione dei cittadini, di esperti della storia dell’arte e di autorità, in particolare i sindaci che per quasi quarant’anni si sono impegnati raggiungere il risultato.

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