Tra le soft skills meno riconosciute in ambito lavorativo c’è forse la creatività. Quando si parla di creativitàsi pensa subito all’arte, alla musica, non certo ad un ufficio e a una comune giornata di lavoro.La creatività, è erronea convinzione, o la si ha o non la si ha.
In verità la creatività, nella comune vita professionale, è una caratteristica che ci viene spesso in soccorsoin modo inconscio: ogni volta che si presenta un imprevisto o un nuovo problema mai affrontato prima, èla nostra originalità nel cambiare approccio – e quindi di pensare in modo creativo – che ci assicura di poterlo risolvere.
Il problem solving dopotutto, si basa spesso sul pensiero laterale, per osservare i problemi da diverse angolazioni, prima di identificare la soluzione migliore, non necessariamente più diretta o immediata.
Ecco perché, anche nella banale vita quotidiana, è sempre utile dedicarsi a qualche breve esercizio di creatività per migliorare il proprio pensiero laterale e, dunque, la propria capacità di risoluzione dei problemi.
Identikit della creatività
La prima cosa, forse la più difficile, è decidere di essere creativi e applicare il giusto approccio mentale. Lachiave della creatività, infatti, è la capacità di sospendere i propri schemi mentali tradizionali e cercarepunti di vista alternativi alla logica diretta. Dopotutto, continuare a perpetrare sempre le stesse soluzionianche quando queste si sono rivelate errate è controproducente; ecco perché ci viene in aiuto il pensierolaterale, nel guardare il mondo (e i problemi) da più angolazioni per trovare un maggior numero di soluzioni possibili.
Allenare la creatività quindi, una volta nella giusta disposizione mentale, diventa estremamente facile. Oltre ai tradizionali consigli sulla lettura, i viaggi, o sul dedicarsi ad attività creative, si può cominciare dalvariare la propria routine quotidiana sperimentando nuovi prodotti, prendendo una strada diversa per andare al lavoro o tornare a casa, fermandoci ad osservare ciò che ci circonda, ma che abbiamo sempre ignorato.
Osservare quanto ci sta intorno fornisce degli interessanti spunti per raccontarci delle storie: chiederci il perché di ciò che ci circonda, di qualcosa che attira la nostra attenzione, e provare a darsi risposta, non importa che sia giusta o sbagliata, logica o irrazionale, aiuta ad allenare la creatività. Anche relazionarsi con gli altri aiuta ad aprirsi ad altri punti di vista, nuove forme di pensiero, e ad assumere una più ampia visione.delle cose, imparando a sospendere il proprio giudizio, e a mettere in discussione le proprie certezze.
In alternativa, alcune persone ritrovano la propria creatività concentrandosi su se stesse. Soprattutto per persone che hanno bisogno di riposare la mente dopo una giornata di lavoro in cui hanno fatto mille cose diverse, il consiglio utile è di ritirarsi da tutto questo rumore, e concentrarsi sul proprio benessere e sulla propria pace mentale. Via libera quindi a tutto ciò che aiuta a rilassarsi, dalla meditazione, allo yoga, ai bagni o alle lunghe passeggiate.Il trucco in tutti questi casi è proprio porre attenzione a ciò che si fa, concentrarsi ed escludere tutto ciò che non ci aiuta a essere creativi.
Tiziana Recchia
Fondatrice, titolare e amministratrice di Cassiopea. Da quasi 30 anni e business e life coach, si occupa di formazione e supporta le aziende nei momenti di cambiamento
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