Lotta alla mafia, nuovo patto

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Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato, in forma digitale, un nuovo Protocollo che unisce le Prefetture del Veneto, l’Unione delle Province, l’Anci Veneto e la stessa Regione nella lotta preventiva ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. L’articolato documento sostituisce ed integra quanto previsto dal precedente Protocollo siglato nel 2015 e parte dalla considerazione che l’esperienza ha dimostrato che i Protocolli di legalità assumono una valenza significativa nella capacità di anticipare la soglia delle verifiche per la prevenzione antimafia, rafforzando la rete di monitoraggio e consentendo di estendere i controlli a forniture e prestazioni di servizi, altrimenti escluse dalle cautele antimafia. L’ac­cordo si compone di sette articoli e un allegato, che riguardano le clausole e le condizioni degli atti di gara; la prevenzione interforze e gli oneri a carico della Stazione Appaltante; le modalità di trasmissione alle Prefetture delle informazioni relative alle ditte aggiudicatarie degli appalti e alle attività imprenditoriali ritenute “sensibili”; la risoluzione del contratto qualora emergano elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa nelle società o imprese interessate; la tracciabilità dei flussi finanziari; l’elenco delle attività imprenditoriali ritenute “sensibili”. “Legalità e sicurezza – dice Zaia – sono due pilastri fondamentali della convivenza civile che, con questo protocollo, le Istituzioni vogliono rinforzare, in una fase storica in cui la criminalità organizzata si va facendo più aggressiva e spietata. A questi delinquenti abbiamo dichiarato guerra con le armi della legge, dei controlli e della prevenzione. Il messaggio è semplice: tolleranza zero per chiunque ci prova. Con questa alleanza tra Regione, Prefetture, Comuni e Province, e con lo straordinario lavoro di tutte le Forze dell’Ordine sul territorio, combattiamo e combatteremo con tutta la durezza possibile”. Le attività ritenute “sensibili”, specificate nel Protocollo, sono: trasporto di materiali a discarica; trasporto e smaltimento rifiuti; fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura e/o trasporto di conglomerato bituminoso; noli a freddo di macchinari; fornitura di ferro lavorato; fornitura con posa in opera e noli a caldo; servizio di autotrasporto; guardianìa di cantiere; fornitura di servizi, logistica, supporto, vitto e alloggio di personale; fornitura e trasporto di acqua, nonché somministrazione di manodopera, in qualsiasi modo organizzata ed eseguita.

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