L’AUTISTA HA TIRATO DRITTO, FORSE PER IL RAGAZZO DI COLORE?

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Di fronte all’indifferenza generale, di fronte ad un atto ai miei occhi inequivocabile e incredibile, non credo di dover stare in silenzio. Qui si parla di civiltà. Cosa che quell’autista non ha certo dimostrato». S.C. è la madre di un ragazzo di sedici anni. Come ogni giorno intorno alle 13 lo aspetta a casa. Solo che verso le 12.45 arriva una telefonata. È il figlio che le racconta di essere stato lasciato alla fermata successiva rispetto alla consueta. Il motivo? L’autista di linea ha tirato dritto vedendo che ad attendere il pullman c’era un ragazzo nero. «È salito Mogliano centro, sull’autobus 8E in direzione Treviso come ogni giorno. Dovendosi fermare alla successiva seconda fermata, schiaccia l’apposito pulsante, l’autobus rallenta, sta per fermarsi ma quando il conducente si accorge che a terra aspettava una persona di colore, riaccelera non fermandosi». La donna spiega che a nulla sono valse le proteste del ragazzo. «L’autista non ha dato alcuna spiegazione, e lo ha fatto scendere alla fermata successiva. Mio figlio è stato costretto a farsi a ritroso un chilometro e mezzo sul Terraglio, in una giornata come ieri in cui ha anche nevicato. E quel che peggio, di fronte all’indifferenza generale degli altri passeggeri». La donna è salita in macchina e non solo ha recuperato il figlio lungo la strada. Si è fermata a raccogliere anche il ragazzo, un operaio che smontava dal turno in fabbrica e stava tornando a casa a Zero Branco.

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