Latteria Soresina e l’impatto ambientale

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Latteria Soresina in prima fila per la sostenibilità ambientale. La Cooperativa cremonese ha infatti aderito al progetto app-iDaiS (App for DAIry Sustainability), avviato grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia e alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano (Dipartimenti di Scienze Agrarie e Ambientali e di Scienze e Politiche Ambientali) e 13 aziende zootecniche conferenti. Si tratta di un sistema informativo basato su app per smartphone e cloud dati per il monitoraggio energetico, la riduzione dell’impatto ambientale e l’ottimizzazione della gestione della logistica di raccolta del latte volti ad una maggiore sostenibilità della filiera lattiero casearia. Il progetto si inserisce integralmente nell’ambito delle politiche nazionali ed europee tese a favorire l’utilizzo consapevole delle risorse e l’integrazione di sistemi produttivi in linea con i criteri dello sviluppo sostenibile (PSR 2015-2020). Spiega il presidente di Latteria Soresina, Tiziano Fusar Poli: «Oggi più che mai il tema ambientale è centrale per gli abitanti del pianeta e la sensibilità del consumatore all’impatto ambientale delle produzioni è diventato un elemento tenuto in grande considerazione. Purtroppo, in generale, la messa in atto di azioni in risposta a questa esigenza concreta ed importantissima incontra molti ostacoli, anche di tipo culturale. La Lombardia, produttrice del 43% del latte nazionale, è un attore rilevante dell’intero comparto italiano ed europeo sia in termini di quantità di latte prodotto sia di qualità, ma le imprese che lo producono, trovandosi in un l mercato globale in un settore ormai maturo, con margini ridottissimi e a volte inesistenti, faticano tanto ad introdurre le possibili innovazioni di prodotto e di processo, anche perché i maggiori costi spesso non vengono riconosciuti dal mercato. Ciononostante, Latteria Soresina ritiene doveroso anche eticamente pensare ed implementare soluzioni innovative per dare il nostro contributo alla attenuazione dell’impatto ambientale delle produzioni. Molto abbiamo fatto in questi anni ma moltissimo resta da fare. L’obiettivo era e continua ad essere quello di proporre prodotti più buoni e più “giusti” realizzati nel rispetto di persone, animali ed ambiente, anche attraverso nuovi modelli organizzativi, cercando sempre più l’eccellenza operativa, l’agricoltura di precisione che riduce gli sprechi, la sensoristica nei processi produttivi in grado di rilevare in tempo reale errori ed inefficienze e di inserire auto-correzioni a tutela di consumatori ed ambiente. Tali interventi richiedono investimenti non trascurabili. La presenza di finanziamenti pubblici rappresenta quindi un importante opportunità per la ottimizzazione ed efficientamento delle diverse fasi della filiera» e sono la concreta dimostrazione di come la politica possa aiutare ed indirizzare il cambiamento. Il progetto che inizialmente troverà applicazione nelle prime due fasi della filiera lattiero-casearia (produzione e conferimento del latte al caseificio), consentirà comunque di ottenere benefici anche nei successivi stadi. Attraverso un approccio di confronto tra le diverse aziende conferenti a Latteria Soresina, si mira a favorire un processo virtuoso che porti a ridurre l’impatto ambientale della produzione di latte. I singoli allevatori saranno chiamati a “caratterizzare” il latte conferito in termini energetici e di impatto ambientale attraverso la raccolta di alcune informazioni relativamente al loro processo produttivo. Un secondo elemento prevede poi l’ottimizzazione della logistica di conferimento al fine di ottimizzare il conferimento del latte anche da un punto di vista ambientale. Il progetto, iniziato ad agosto 2018, ha una durata di 24 mesi e si divide in due macro-fasi: una preliminare di raccolta dati per il monitoraggio delle produzioni attraverso il metodo Life Cycle Assessment e un’altra di sviluppo dell’app con interfaccia user-frendly che consentirà agli allevatori di prendere consapevolezza riguardo al loro impatto ambientale, alle possibili soluzioni per poterlo ridurre, e alla Cooperativa di raccogliere informazioni lungo tutta la filiera produttiva facilitando un’ottimizzazione del processo produttivo.

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