Latteria di Soligo, impegno per lo sviluppo

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Sicurezza, produttività, tracciabilità, qualità e sostenibilità sono i temi con cui Latteria di Soligo, una delle nostre grandi realtà del settore lattiero-caseario, guarda al futuro per promuovere sempre più il buono stato di salute delle persone attraverso una corretta e attenta alimentazione.
Per garantire la qualità alimentare e la sostenibilità della propria filiera, Latteria di Soligo controlla la produzione fin dall’origine della materia prima e la sua successiva trasformazione. “Le nostre produzioni vengono monitorate in tutte le fasi di vita”, afferma Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria di Soligo, da ormai 23 anni a conferma della bontà del suo lavoro in azienda, “dalla produzione al confezionamento fino al trasporto per assicurarne la validità nutrizionale tutelando la sicurezza intermedia e finale. A questi aspetti si accompagna sempre l’attenzione della Cooperativa al “concetto di sostenibilità”. Per questo si stanno redigendo progetti innovativi in grado di portare a sistemi di produzione alimentare estremamente efficienti in grado di produrre cibo sicuro e nutriente, riducendo al tempo stesso in modo deciso l’impatto ambientale”. In azienda si stanno analizzando tutti i sistemi produttivi con lo scopo di migliorarne l’efficienza e la produttività aumentando nel contempo la sicurezza degli alimenti con un monitoraggio costante implementando metodiche di autocontrollo con analisi rapide. “ I punti di sviluppo sono ben definiti”, conclude Brugnera”, dal qualificare le materie prime e i prodotti delle filiere agroalimentari tradizionali in termini di sicurezza e tracciabilità oltre a valorizzare queste tipicità agroalimentari prodotte dal territorio. Occorre caratterizzare le componenti funzionali del latte e del siero e implementazione di metodologie innovative per il monitoraggio delle stesse. Inoltre occorre lo sviluppo di una metodologia di caseificazione per l’ottenimento di prodotti senza utilizzo del lisozima, ovvero la proteina dell’uovo, utilizzata e classificata come conservante”.