In portafoglio, altri due miliardi per crescita e sviluppo in Russia

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“Il Polo Sace Simest ha allo studio circa 2 miliardi di euro di nuove operazioni in settori strategici per lo sviluppo industriale in Russia e nei Paesi limitrofi”. Lo ha detto, nel corso della seconda giornata del Forum Eurasiatico di Verona, l’amministratore delegato di Sace, Alessandro Decio, (Gruppo CDP). Per il manager “In un periodo difficile per il commercio internazionale, fra dazi, sanzioni e crescita globale in rallentamento abbiamo scelto di incrementare la nostra presenza in Russia, giocando un ruolo anticiclico. A Mosca abbiamo un portafoglio di 4 miliardi di euro e una pipeline di 2 miliardi di ulteriori investimenti che vogliamo supportare nei settori dell’energia, delle infrastrutture e delle costruzioni. In questo contesto – ha concluso – le istituzioni finanziarie hanno la grande responsabilità di supportare con risorse aziende e progetti meritevoli, perché solo gli investimenti possono essere il driver di crescita, specie per l’Europa”. Il XII Forum Economico Eurasiatico dell’Associazione Conoscere Eurasia è organizzato con Roscongress e Forum Eco­nomico Internazionale di San Pietroburgo, in collaborazione con Association of European Businesses e RSPP (Unione industriali e imprenditori della Russia). Partner del Forum: Intesa Sanpaolo, Rosneft, Gazprombank, Credit Bank of Moscow, Region, Group of Companies, Lex Systems. Sponsor principali: Banca Intesa Russia, Pirelli, Coe­clerici, Assicurazioni Generali, Accenture, Mercantile & M­a­ritime Energy e con il sostegno di ITTN, International Technology Transfer Network. “In risposta all’evoluzione del mercato, Intesa Sanpaolo sta realizzando un percorso di trasformazione del gruppo in ottica digital con una infrastruttura digitale all’avanguardia di circa €2,8mld di investimenti”. Lo ha detto, al Forum Eurasiatico di Verona, l’head of Corporate and Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo, Mauro Micillo. “L’obiettivo – ha aggiunto – è anticipare e accompagnare i bisogni e i comportamenti dei clienti per orientarli sempre di più alla costruzione di relazioni digitali frictionless con la Banca. Il piano d’impresa 2018-2021 – ha concluso il manager – fa leva anche sul coinvolgimento attivo e sulla valorizzazione di circa 6.650 persone che saranno formate o riconvertite verso attività ad alto valore aggiunto”.

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