Improvvisazione

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Secondo Piovesana e Finco il rincorrersi di indiscrezioni e bozze diffuse on line ha creato disinformazione e allarme nella comunità veneta. Serve un cambio di guida istituzionale.

Assindustria Venetocentro – Imprenditori Padova Treviso ha presidiato fino a tarda notte l’iter del nuovo decreto sull’emergenza coronavirus riuscendo ad ottenere, anche attraverso l’azione di Confindustria, elementi di maggiore chiarezza e attenuazione delle misure più restrittive per l’attività delle imprese scongiurando così il blocco dell’attività produttiva e del transito delle merci. “Abbiamo seguito dal principio, con responsabilità ed equilibrio, l’evolversi della situazione e i provvedimenti adottati dal Governo e raccomandato alle imprese di attenersi assolutamente alle misure e comportamenti indicati e continueremo a farlo – ha dichiarato Maria Cristina Piovesana -Condividiamo l’esigenza prioritaria di contenimento dell’emergenza sanitaria. Ma contestiamo duramente l’improvvisazione e l’imprudenza con cui è stata gestita la definizione del decreto con il rincorrersi di bozze e indiscrezioni che hanno creato disinformazione e allarme nella comunità veneta e nazionale e nelle relazioni anche internazionali di persone ed imprese, dando palese dimostrazione di incapacità nel gestire l’emergenza e le sue implicazioni. Lo consideriamo il modo più sbagliato di affrontare una fase indubbiamente difficile. Questo Governo ha dimostrato di essere inadeguato a gestire una emergenza di questa portata e di non avere il profilo di autorevolezza indispensabile a garantire la tenuta del nostro Paese e la sua credibilità internazionale. Per il bene di tutti il Governo si dimetta, si dia spazio ad un Governo istituzionale che si assuma la responsabilità di portare il Paese fuori da questa emergenza”.
“L’improvvisazione con cui è stata gestita questa emergenza”. ha concluso Massimo Finco, “ motiva la nostra richiesta di un cambio di passo e di una guida istituzionale salda e sicura che accompagni il Paese fuori dall’emergenza sanitaria ed economica”.

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