IL PROGETTO TEODORICO? “NO GRAZIE”

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“Più che il re degli Ostrogoti, Teodorico, a me questa operazione ricorda il re degli Unni, Attila”. Gioca sui nomi l’assessore al territorio e ai parchi della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, gioca ma non scherza quando si tratta di ribadire il suo no fermo e deciso, tanto quanto quello della Giunta regionale del Veneto, al progetto di trivellazione nell’Adriatico, poco distante dalla costa Polesana, denominato “Teodorico”. “La Regione farà opposizione in tutte le sedi – annuncia Corazzari –, a cominciare da quelle amministrative per finire, se fosse necessario, anche nelle aule dei massimi tribunali di giustizia: confermiamo senza se e senza ma la nostra posizione, assolutamente non negoziabile, contraria alle estrazioni di idrocarburi dal fondo del nostro mare, a maggior ragione adesso che stiamo discutendo sulla possibilità di valorizzare e promuovere ulteriormente sul piano ambientale e turistico il Parco del Delta del Po in una logica internazionale”. La Regione Veneto e l’Ente Parco Delta del Po rilevano in particolar modo l’enorme pericolo derivante dal fenomeno irreversibile della subsidenza, i rischi per le attività di pesca, ricchezza economica irrinunciabile per il Polesine, il grave e negativo impatto che l’inquinamento avrebbe su alcune specie presenti nell’area, come il delfino, , i rischi per le aree SIC che ospitano preziosi habitat marini e i danni irreparabili.

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