Il malgaro, questa ostinata passione

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Dal 16 ottobre al 14 novembre i suggestivi spazi di Villa Morosini Cappello di Cartigliano faranno da cornice al progetto Il Malgaro, ostinata passione, fortemente voluto da Alessandro Mocellin, presidente di Latterie Vicentine. La cooperativa di Bressanvido, oggi il più grande polo produttivo di Asiago Dop, è da anni impegnata nella promozione e valorizzazione della secolare tradizione dell’alpeggio.
Una mostra e un libro fotografici raccontano i gesti, le emozioni, la memoria, i sentimenti e l’ostinata passione di un antico mestiere, quello del malgaro.
Oltre 50 scatti del fotografo Enrico Celotto, 3 stanze esperienziali, 5 malghe accuratamente selezionate e 120 ore vissute in malga sono i numeri di questo progetto speciale, ideato da Latterie Vicentine e patrocinato dalla Regione Veneto e dall’Amministrazione Comunale di Cartigliano, in collaborazione con la curatrice Elena Agosti, l’art director Walter Santomauro e l’agenzia Officine micrò.
“Questa iniziativa – spiega Mocellin – vuole custodire un inestimabile patrimonio di memorie e saperi tipici del nostro territorio e del mondo lattiero caseario ma non solo. Un patrimonio in grado di rafforzare il senso di identità e comunità territoriale, di salvaguardare le nostre radici e la nostra storia”.
“Ho trascorso in malga 30 anni – continua Mocellin – e i ricordi più belli della mia infanzia li colloco esattamente in quel luogo. È per questo motivo che ho sposato fin da subito questo progetto, proprio per far conoscere un lavoro faticoso ma estremamente affascinante ed emozionante”. Il progetto è partito nell’agosto del 2020 con il reportage fotografico di Enrico Celotto: il fotografo ha vissuto i momenti salienti della giornata del malgaro, con l’obiettivo di tutelare una memoria storica unica, quella di un antico mestiere che molto probabilmente sarà destinato a scomparire. Le fotografie di Celotto e le testimonianze raccolte sono i protagonisti del libro “Il malgaro, ostinata passione” che verrà presentato domenica 17 ottobre e dell’omonima mostra, aperta al pubblico dal 16 ottobre al 14 novembre 2021.