EREDITA UN APPARTAMENTO TROVA DUE BOMBE INESPLOSE

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Un vicentino ha ereditato da uno zio celibe un appartamento con la mobilia e tanto altro: anche due bombe risalenti alla Grande guerra che mercoledì mattina 9 novembre sono state prelevate dagli artificieri del reggimento guastatori di Trento e fatte brillare in una cava a Pozzoleone. Per chissà qu­a­n­ti anni le due bombe da 75 millimetri dotate di spoletta, quindi a rischio esplosione, sono rimaste in uno scatole nella cantina di Sergio Sartori, scomparso in agosto all’età di 84 anni, che risiedeva nella palazzina al civico 1 di contra’ Carpagnon. A trovare le bombe è stato il nipote, designato erede di Sergio Sartori che preso possesso dell’appartamento nei giorni sorsi ha passato in rassegna le varie stanze. Visitando il garage l’erede ha notato sul pavimento una botola di accesso a un seminterrato, dove ha notato uno scatolone ammuffito contenente due vecchie bombe da guerra. Spaventato l’uomo ha chiamato i carabinieri che giunti sul posto hanno informato la prefettura che ha preparato il piano per il recupero degli ordigni. Alle 9.30 di ieri una task-force tra carabinieri, polstrada, polizia locale, vigili del fuoco, artificieri e sanitari del Suem ha cinturato per circa un’ora la palazzina di contra’ Carpa­gnon per consentire il recupero, in massima sicurezza, delle due bombe fatte successivamente esplodere a Poz­zoleone. Ap­passionato di montagna Sergio Sartori compiva spesso passeggiate sul monte Grappa dove potrebbe avere trovato le due bombe per portarle a casa e conservarle in cantina.

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