DALLO ZUCCHERO ALLA BIOPLASTICA

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È la prima fabbrica sul pianeta a produrre un componente decisivo del ciclo della plastica a partire da materie prime rinnovabili, ovvero zuccheri. Parliamo dello stabilimento Mater-Biotech a Bottrighe, in provincia di Rovigo, dove l’azienda chimica italiana Novamont – società specializzata nelle bioplastiche e nei prodotti biochimici attraverso l’integrazione di chimica e agricoltura – ha riconvertito con un investimento di 100 milioni di euro un vecchio sito industriale abbandonato. L’impianto sarà in grado di produrre 30mila tonnellate all’anno di butandiolo direttamente da zuccheri attraverso l’utilizzo di batteri di tipo escherichia-coli opportunamente ingegnerizzati. Composto chimico derivato dal butano e finora ottenuto da fonti fossili, il butandiolo è molto usato sia come solvente che per la produzione di plastiche, fibre elastiche e poliuretani. Vale un mercato di 1,5 milioni di tonnellate per circa 3,5 miliardi di euro all’anno, e che si stima nel 2020 raggiungerà 2,7 milioni di tonnellate con un valore di oltre 6.5 miliardi di euro. Nella ricerca di un sito adeguato era stata la scienziata-presidente Catia Bastioli a imbattersi nello stabilimento nato nel 1960 per la produzione del glutammato del Gruppo Montesi, poi passato a una multinazionale giapponese, fino all’abbandono del 2007. Su questo impianto Novamont ha investito 108 milioni di euro a partire dall’imponente opera di bonifica, per arrivare alla riconversione.

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