Cooperazione per i veterani ucraini

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Oltre 3000 partecipanti in quattro giornate di dibattito sul futuro della sanità, più di 100 speaker tra cui ricercatori, accademici ed esperti in rappresentanza di 35 fra università e centri di ricerca, di cui 13 dall’estero, e di più di 20 aziende del settore farmaceutico, dispositivi medici e di software per la salute. Sono i numeri che raccontano il successo della prima edizione del World Health Forum Veneto che si chiude oggi a Padova Congress.
L’attualità tragica della guerra in Ucraina è entrata al forum con le parole di Oleksandr Porhun, ministro per gli Affari dei veterani dell’Ucraina, in collegamento video con la sala di Motore Sanità: «Alla luce della guerra in corso tra Russia e Ucraina, i programmi protesici stanno acquisendo particolare importanza – ha affermato Porhum –. Tecnologie e approcci innovativi in questo campo stanno aprendo nuove opportunità per i veterani, consentendo loro di tornare a una vita attiva e significativa. In Ucraina stiamo lavorando attivamente per espandere e migliorare questi programmi, cercando di introdurre pratiche e tecnologie avanzate. Il nostro lavoro in questi settori non può avere successo senza forti partenariati e cooperazione a livello internazionale. Crediamo che condividere esperienze, conoscenze e risorse sia fondamentale per progredire. Il Forum Mondiale della Sanità rappresenta un’opportunità unica per stabilire e approfondire tali interazioni e siamo aperti alla cooperazione e allo sviluppo di nuove partnership».
Il legame tra ricerca medica ed esplorazione spaziale è stato al centro della testimonianza Paolo Nespoli, ex astronauta ESA e apprezzato divulgatore scientifico: «La salute della persona nello spazio cambia perché ci sono delle condizioni diverse. In assenza di gravità, alcune cose non si vedono e altre esplodono e sono misurabili, gestibili e applicabili, poi questi dati si riportano sulla Terra. La forza di gravità è come un elefante che copre tutto, ma a te dall’elefante non interessa, ti interessa la formichina che è lì vicino. Se vuoi vederla devi togliere l’elefante, è quello che succede nello spazio».
A coronamento di questa intensa maratona di quattro giorni, che ha reso Padova e il Veneto “capitali” della sanità del futuro, spazio alla narrazione: nella Sala Giotto di Padova Congress la Fondazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale mette in scena “Ars medicina. Letteratura, teatro e fede respiro dell’uomo”. La conferenza-spettacolo vede l’intervento di Pier Luigi Pizzi, di padre Antonio Spadaro e di Giampiero Beltotto, con riflessioni accompagnate da letture tratte da testi di Sofocle, Molière, Thomas Mann e Aleksandr Isaevič Solženicyn, recitati da Silvia Luise e Cosimo Grilli, attori diplomati all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, mentre il tenore Ricci interpreta le note di Piazzolla, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.