controlli anti-terrorismo per barche dirette in croazia

0
950

Nella stretta dei controlli anti-terrorismo, a Nordest restano invischiate pure le barche. Cominciano a fioccare le multe a carico dei diportisti, diverse migliaia a queste latitudini, che soprattutto nella bella stagione salpano dalle coste di Veneto e Friuli Venezia Giulia per raggiungere la Croazia, un Paese che non fa parte dell’area Schengen e che dunque prescrive ferree procedure di ingresso. Quello che molti appassionati non sanno, però, è che analoghe misure vanno adottate anche per l’uscita dall’Italia: il mancato rispetto di queste disposizioni costa 350 euro (alla volta). Già, perché la scarsa conoscenza del tema e i tempi lunghi di accertamento rischiano di far inanellare al singolo velista o motorista anche diverse sanzioni, l’una dopo l’altra in concomitanza con le varie gite in Alto Adriatico, fino alla notifica dell’infrazione. Finora l’informazione è rimasta pressoché confinata all’interno dei media di settore, come Tuttobarche, che ha dato notizia della prima contravvenzione, elevata ad un pilota partito da una darsena di Lignano Sabbiadoro in direzione di un porto della Croazia senza avvisare preventivamente le autorità italiane.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here