CLAUDIO PATTEGGIA: “SCARCERATEMI”

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Quattro anni di reclusione per Luca Claudio, tre anni e due mesi per Massimo Bordin. Si è chiuso con gli annunciati patteggiamenti il primo capitolo giudiziario della Tangentopoli termale. Il giudice dell’udienza preliminare Tecla Cesaro ha letto il complesso dispositivo nel tardo pomeriggio, dopo oltre cinque ore di camera di consiglio. Non vi sono state sorprese. Il sofferto accordo tra il pubblico ministero Federica Baccaglini e i difensori dei due ex amministratori comunali, il penalista Ferdinando Bonon e il professor Giovanni Caruso, è stato accolto dal giudice che ha concesso ai due ex sindaci anche le attenuanti generiche, in considerazione dell’incensuratezza, del corretto comportamento processuale e delle dichiarazioni confessorie, seppure parziali. La difesa di Claudio ha rinunciato quindi all’eccezione di incompetenza ter­ritoriale per il trasferimento del processo al Tribunale di Roma e ha pure incassato il parere favorevole della Procura alla concessione degli arresti domiciliari. Sulla modifica della misura cautelare il giudice Cesaro si è presa ulteriori ventiquattr’ore. Per l’ex primo cittadino aponense si tratterebbe comunque soltanto del primo passo verso il ritorno a casa. Anche nel caso in cui il gup accogliesse l’istanza dei difensori, Claudio non potrebbe lasciare il Due Palazzi.  Claudio aveva messo a disposizione un appartamento a Montegrotto), due ad Abano, ed uno nel comprensorio sciistico di Brentonico, in Trentino. Stando alle stime compiute dalla Guardia di finanza e dai periti di parte il valore dei quattro alloggi si aggirerebbe sui 570mila euro complessivi. I sei appartamenti dovevano essere confiscati fino al raggiungimento di un valore corrispondente alla somma di 302.480,00 euro per Claudio, di 81.730,00 euro per Bordin. Ma in extremis per ottenere il patteggiamento è stato sufficiente risarcire il danno al Comune di Abano: Bordin ha versato, a titolo di ac­conto, la somma di 15mila euro mentre Claudio ha dovuto disfarsi di un ulteriore appartamento, ubicato a Montegrotto.I quattro ap­partamenti di Claudio sono stati comunque sequestrati a fini di confisca e poi venduti.

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