Burocrazia, il Veneto a centroclassifica

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“Vien da pensare che, se il Veneto è tra i migliori, chissà come saranno le altre. Il nostro comunque è un lavoro di sburocratizzazione che va avanti dal 2010, e non è ancora finita, in un Paese come l’Italia dove sburocratizzare è come svuotare il mare con un secchio. Ma alla fine ce la dobbiamo fare, per la nostra gente e per la nostra terra”. Con queste parole, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lo studio della Cgia di Mestre sui costi della burocrazia che pone l’Italia al 136° posto nel ranking mondiale e il Veneto al 109° posto dopo la Provincia Autonoma di Trento e il Friuli Venezia Giulia.
Secondo l’analisi della Cgia di Mestre i tempi, i costi e la farraginosità della cattiva burocrazia italiana costituiscono un problema che caratterizza negativamente il nostro Paese, all’interno del quale sono presenti forti differenziazioni tra Nord e Sud, nonché tra regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale.E come segnala l’OCSE, la produttività media del lavoro delle imprese italiane è più elevata nelle zone dove l’Amministrazione pubblica è più efficiente. Per contro, dove invece è più bassa, la produttività del settore privato ne risente negativamente. In questo studio, inoltre, si dimostra che l’inefficienza del settore pubblico “produce” maggiori costi economici alle piccole che alle grandi imprese.
A lamentarsi della scarsa qualità dei servizi resi dalla nostra PA non sono solo le imprese, ma anche i cittadini. Nell’ultima indagine effettuata dalla Commissione Europea su un campione di intervistati tra il 18 gennaio e il 14 febbraio di quest’anno, emerge che tra i 27 paesi UE, l’Italia si colloca desolatamente al 24° posto.
Se a livello regionale ci confrontiamo con il resto d’Europa anche sulla percezione della qualità, imparzialità e corruzione della nostra PA, il risultato che emerge è molto desolante. Su 208 regioni monitorate a livello europeo dall’Università di Göteborg (anno 2021), la prima realtà territoriale italiana per qualità istituzionale, vale a dire la provincia Autonoma di Trento, si colloca al 100° posto.
Zaia si dice soddisfatto per essere la prima delle Regioni a statuto ordinario. Il miglioramento secondo la Cgia di Mestre passa innanzitutto attraverso la digitalizzazione, la standardizzazione e la riorganizzazione delle competenze.