Avvocati al corso antidiscriminazioni

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Si conclude giovedì 12 dicembre al palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto il primo corso di formazione per avvocati che intendano specializzarsi nel diritto antidiscriminatorio e nel diritto del lavoro. Promosso dalla Consigliera regionale di parità Sandra Miotto e dalla Regione Veneto in collaborazione con i sette Ordini provinciali degli avvocati, il Consiglio nazionale forense e la Scuola Superiore di Avvocatura, il corso ha visto la partecipazione di 90 legali delle sette province venete che giovedì riceveranno – insieme ad attestato e crediti formativi – un mandato regionale: fare rete per supportare la consigliera regionale di parità e le consigliere provinciali nel riconoscimento e nella promozione di una cultura di parità effettiva. “Con queste sette giornate di formazione, che hanno coinvolto personalità del mondo accademico, forense e della giustizia del Veneto, sindacalisti, ispettori del lavoro e d’Italia – riassume Sandra Miotto, consigliera di parità del Veneto – intendiamo creare una short-list di avvocate/i specializzati in diritto del lavoro e in diritto antidiscriminatorio a supporto delle istituzioni e delle donne che subiscono discriminazioni nell’accesso al mondo del lavoro, nel diritto alla maternità o che sono oggetto di molestie, mobbing e forme di violenza. Nel mondo del lavoro i casi molestie, mobbing, accesso condizionato o dimissioni non volontarie sono fenomeni tutt’altro che marginali. L’88 per cento dei contratti part-time in Veneto riguarda le donne e spesso sono involontari”. Giovedì 12, l’ultimo appuntamento (ore 14-18) del ciclo formativo prevede gli interventi delle docenti dell’università di Bergamo Anna Lorenzetti e Rita Pescatore sul “linguaggio di genere nella redazione normativa e nella giurisprudenza”, E della giornalista Sara Salin sul linguaggio di genere nella comunicazione. Roberta Cu­sin dell’ordine degli avvocati di Rovigo illustrerà le ‘parole-chiave’ emerse dal corso per introdurre maggiori elementi di parità nella legislazione vigente. Conclusioni di Sandra Miotto, consigliera regionale di parità del Veneto e di Serenella Molendini, viceconsigliera nazionale di parità e consigliera di parità della Regione Puglia.

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