Chiede un po’ di educazione e riceve in cambio urla, offese e minacce: una giovane avvocatessa di Este è finito nel mirino di tre extracomunitari che aveva rimproverato perché tenevano i piedi sul sedile. La vicenda è andata in scena sul treno che dalla Bassa Padovana porta a Padova. Elisabetta Vigato questo il nome della trentatreenne di Este oggetto dell’aggressione verbale del terzetto era salita alla fermata di Saletto ed era diretta nel capoluogo. Durante il viaggio uno dei passeggeri ha fatto notare a tre uomini che erano nello stesso scompartimento che potevano benissimo togliere i piedi dal sedile davanti a loro. Per tutta risposta i tre hanno iniziato a inveire, e la Vigato è intervenuta in difesa del viaggiatore. Non l’avesse mai fatto: i nordafricani si sono alzati in piedi con fare minaccioso e l’hanno investita di offese. Fortunatamente a pochi metri era ancora presente il capotreno, che ha fermato l’aggressore, gli ha intimato di mostrare i documenti (che non aveva, come non aveva il biglietto) e ha quindi richiesto l’intervento della Polfer. Quando il treno è arrivato a Padova, due agenti di polizia sono saliti a bordo e hanno preso in consegna il giovane. L’extracomunitario è risultato essere un clandestino, sulla carta affetto da problemi psichici. È stato rilasciato dopo poche ore. I due connazionali hanno fatto perdere le loro tracce.