Attorno al mondo equestre per facilitare l’allevamento

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La Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) del Veneto chiede al Parlamento, dopo il protocollo d’intesa firmato a fine anno con Confagricoltura, attenzione e operatività sulla proposta di legge depositata alla Camera “Disciplina dell’ippicoltura e delega al Governo per l’adozione di disposizioni volte allo sviluppo del settore”, volta a considerare sia l’allevamento di equidi, e i diversi mestieri che ruotano intorno al mondo equestre, attività agricole a tutti gli effetti, sia chi le esercita alla stregua di un imprenditore agricolo, con la conseguente applicazione delle disposizioni fiscali e previdenziali di cui gode quest’ultimo settore.
Nella proposta di legge presentata a giugno 2020, la cui parte legislativa è seguita dalla dott.ssa Silvia Marchetti direttore di Confagricoltura Veneto, è attualmente all’esame della Commissione Agricoltura della Camera e sono stati presentati diversi emendamenti: su uno di questi è necessario porre l’accento.
L’emendamento, cui il Governo ha dato parere favorevole, già votato dalla Commissione, riguarda l’inquadramento delle attività: “L’allevamento e le attività di gestione della riproduzione, della gestazione, della nascita e dello svezzamento degli equidi, svolte in forma imprenditoriale e dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico animale o di una fase necessaria del ciclo stesso, sono attività agricole ai sensi dell’articolo 2135, comma 1, del codice civile.” In altre parole, tali attività, esercitate dall’imprenditore agricolo, costituiscono attività connesse con il conseguente inquadramento previdenziale e fiscale che comporta.
“Con questi numeri possiamo ben capire il potenziale di sviluppo di questo settore, se solo fossero snellite e sostenute una serie di attività fondamentali che ne limitano la crescita”, argomenta la presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) regionale Clara Campese.
In Veneto i cavalli sono oltre 23.000 sugli circa 500.000 a livello nazionale e la regione, secondo i dati aggiornati a ottobre scorso dell’Anagrafe Equidi, è la settima in Italia con 31.258 esemplari tra cavalli, asini, muli, bardotti e zebre, mentre FISE Veneto conta 15.000 associati su 170.000 in Italia.