Centri anziani infermieri in fuga

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“Le case di risposo per anziani e i centri servizi per disabili rischiano il collasso a causa dello stillicidio di infermieri e operatori già in atto. Tra le uscite legate a quota 100, un contratto penalizzante, l’arrivo dell’infermiere di famiglia, i nuovi bandi delle Ulss e il carico di lavoro spesso massacrante è sempre più numeroso il personale che ‘trasloca’ verso gli ospedali. Una situazione che rischia di mettere in ginocchio il sistema integrato sociosanitario e la qualità dell’assistenza offerta dalle realtà del privato sociale. Il rischio è di risolvere un problema nella sanità per aprirne uno nel sociale. La Regione deve intervenire con una programmazione che dia garanzie per il futuro e, per farlo, deve sedersi al tavolo con fondazioni, cooperative, Ipab, il sistema che tiene in piedi l’assistenza agli anziani, ai disabili, a chi soffre disturbi di salute mentale”.
L’allarme viene lanciato dalla consigliera regionale di Italia Viva Orietta Salemii, consapevole della fatica vissuta anche in questi mesi di covid dai centri servizi di assistenza del privato sociale e in particolare dalle case di riposo per anziani.