Ex Veneto agricoltura, in tribunale finisce il braccio di ferro

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Ultimo atto, davanti al tribunale di Venezia, del lungo braccio di ferro tra i lavoratori ex Veneto agricoltura e la Regione dopo che, con la trasformazione dell’Ente in Avisp (agenzia della Regione) è stato applicato un contratto anomalo e penalizzante per i lavoratori. Forti della pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato (aprile 2019) l’illegittimità degli articoli relativi al trattamento del personale della legge istitutiva di Avisp e determinati a far valere le proprie ragioni, i 160 dipendenti attendono ora la sentenza definitiva del tribunale di Venezia (sezione lavoro) a fronte delle cause da loro stessi intentate.Per l’occasione effettueranno un presidio a Rialto venerdì 22 novembre, dalle ore 9,30 alle 10. Chiedono la piena applicazione del proprio contratto che invece è stato scisso, attingendo alle norme del contratto Utilitalia (ex Federambiente) per la parte normativa, ed a quelle del contratto autonomie locali per la parte economica. Con il risultato di dover lavorare di più e guadagnare di meno. “Basta con il contratto spezzatino che penalizza i lavoratori!” è la parola d’ordine che hanno sostenuto nel corso delle varie manifestazioni nei 5 anni in cui si trascina questa vicenda.

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