Soddisfazione nel mondo del sociale per l’adeguamento dei Centri diurni per la disabilità della Regione alle rette standard, un traguardo che arriva dopo un’attesa durata due anni dalla prima delibera regionale, che risale a maggio 2015. A gennaio l’Assessore Regionale Manuela Lanzarin aveva convocato i rappresentanti dei soggetti accreditati del Privato Sociale e i rappresentanti istituzionali deputati, per discutere sulle modalità con cui dare corso alla DGR 740, che delinea gli standard organizzativi/assistenziali, i criteri autorizzativi, le modalità di determinazione delle rette-tipo per i centri diurni e, quindi, le quote di rilievo sanitario e le quote sociali, a seconda dell’indice di gravità della disabilità. Una delibera che rappresenta un grande traguardo visto che ad oggi le rette per i centri diurni variano a seconda dei territori e della tipologia organizzativa delle strutture. “Un lungo e difficile percorso – sottolinea la presidente di Federsolidarietà Verona Erica Dal Degan – realizzato grazie alla sinergia con le conferenze dei sindaci e le nostre ULSS, per avviare una revisione dell’attuale sistema di finanziamento dei centri diurni, con l’obiettivo di arrivare – entro tre anni – a un sistema di servizi capillare e omogeneo in tutta la regione che possa garantire – a parità di standard – costi equi e sostenibili. L’adeguamento delle tariffe su tutto il territorio regionale e in particolare per Verona, che su questo fronte era sempre stata penalizzata, ci permette di tranquillizzare le famiglie dei nostri utenti che vedevano ormai profilarsi una situazione critica, e permettere alle nostre cooperative sociali, in difficoltà economica da troppo tempo, di avere una prospettiva positiva per il futuro.
