Viaggi e vacanze, i veneti spendono di più

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Sono stati pubblicati gli esiti della ricerca periodica congiunta tra Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto sui consumi estivi di quest’anno, realizzata nella prima settimana di giugno su un campione di 600 residenti in Veneto. Le spese nei prossimi mesi. Come si evince dalle tabelle allegate, la maggioranza degli intervistati dichiara che nei prossimi mesi spenderà soprattutto in ristorazione (78,9%), abbigliamento e calzature (75,1%), ma anche per servizi e beni non essenziali quali il benessere e la cura della persona (69%), viaggi e vacanze (65,6%), libri (57,3%). La spesa media stimata per categoria oscilla tra un minimo di 100 euro per i libri e un massimo di 877 euro per i viaggi e le vacanze. Al contrario, solo una persona su cinque comunica di voler spendere in computer, smartphone ed elettronica in generale, anche se la spesa media di questa voce non è propriamente bassa a 414 euro. Rispetto all’anno scorso. Nel confronto con lo stesso periodo del 2022, i veneti spendono di più per viaggi e vacanze (19%), ristorazione (12,8%), abbigliamento e calzature (11,2%); di meno, invece, per articoli di lusso (39,8%), computer, smartphone, elettronica in generale (39,2%) e utilità casa (33,6%). Verso i saldi estivi Le scontistiche estive, che inizieranno giusto giovedì prossimo (6 luglio), non dovrebbero dare una grossa spinta ai consumi: infatti, solo il 9% prevede di spendere di più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a fronte di un 59% che risponde uguale e un 31%, uno su tre, di meno. Otto persone su 10 dicono di voler comprare da vestire spendendo in media 236 euro per gli abiti e 201 euro per le scarpe. Viaggi e vacanze La maggioranza dei veneti (61%) va in vacanza e viaggia: le destinazioni per le ferie sono nell’ambito della stessa regione per 1 su 4 (24%), per 1 su 2 (50%) fuori del Veneto ma sempre in Italia, mentre solo un altro su 4 va all’estero. Il mare rimane la meta preferita da due terzi degli intervistati (66,7%), seguito dalla montagna (53,5%), laghi (17,2%) e città d’arte (16,2%) – naturalmente c’è chi dividerà il periodo di ferie in mete diverse. L’elemento ritenuto più importante per la scelta su dove andare è la voce: tranquillità, qualità di vita, relax, ambiente salutare. Le prenotazioni avvengono soprattutto on-line (80,9%), mentre le agenzie prendono una fetta del 15,6%. “Si prevede un’estate positiva.- ha detto Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto – La gente ha voglia di muoversi, di andare in vacanza, fosse anche solo per qualche giorno, ma c’è il desiderio di “staccare” e di stare tra i propri cari e con gli amici. L’altro dato che emerge è che le spese sono orientate a ciò che serve, che è davvero utile: vestiti e calzature. Non mi sorprende vedere che i negozi fisici di vicinato restano i preferiti: il consiglio di una commessa è un valore aggiunto rispetto alla “scelta fredda” in internet, che pure è la vetrina in più di un esercizio, anch’essa importante in una visione di sistema”.